Progettazione urbanistica

Responsabile della ricerca: Prof. Donato Di Ludovico (DICEAA)

 

Le innovazioni tecnologiche che stanno modificando i modi di fruire la città, i diritti di cittadinanza, finanche il concetto di sfera pubblica e privata, ci riportano ai principi della smart city e della resilient city, tra i quali la sicurezza urbana. Per la città essere smart in ordine a nuovo modo e nuovi criteri di progettazione urbanistica, significa prima di tutto avere una infrastruttura di rete efficiente percorsa da servizi informativi efficienti (nuovi modelli di infrastrutturazione), ma significa anche:

  • migliorare la pianificazione urbana e gli interventi sul patrimonio urbano e storico in quanto consente nuovi livelli di conoscenza;
  • migliorare l’accessibilità fisica e digitale, anche attraverso la realizzazione di servizi orientati al potenziamento dell’uso di veicoli ad emissione zero, con guida autonoma e condivisa;
  • implementare i principi di e-communities/e-societies (potenzialità del blockchain) e valorizzare i servizi di e-government;
  • monitorare la sicurezza urbana (sociale e fisica) attraverso una rete sensoristica diffusa, realizzando anche un Disaster Risk Management Center per diffondere la conoscenza prodotta dalla ricostruzione e per migliorare il benessere umano di fronte ai cambiamenti climatici.

Questi elementi smart, in fase di studio, caratterizzeranno le città e i centri storici del futuro, permeando nuovi diritti di cittadinanza. Questo dovrà avvenire necessariamente attraverso nuove modalità e criteri di progettazione urbana che la ricerca ha identificato nei seguenti punti:

  • articolazione di nuovi modelli di reti urbane, come ad esempio quelle della mobilità e dei trasporti o quelle digitali a terra o mobile, e nuovi modelli di urbanizzazione, sostenibili ed efficienti, orientate anche alla sicurezza;
  • valorizzazione del sistema dei servizi, delle attrezzature e degli spazi pubblici in relazione alle esigenze della società contemporanea (liquida, individualista, del rischio, etc.), le sue innovazioni tecnologiche e i nuovi livelli di conoscenza (big data);
  • valorizzazione del sistema diffuso dei beni culturali e più in generale del paesaggio urbano di valore storico e ambientale, attraverso nuove tecnologie come la realtà aumentata;
  • studi di modelli predittivi basati su dati scientifici e su big data, su cui basare nuovi modelli di simulazione urbana (Artificial Intelligence) il cui sviluppo sta accelerando notevolmente e che in particolare possono facilitare la vita in luoghi fragili e poco accessibili.